Da sempre le grandi scoperte scientifiche che hanno caratterizzato la storia dell’umanità sono state frutto di salti e intuizioni che appaiono quasi incredibili che hanno cambiato la nostra percezione del mondo, al contrario delle fasi evolutive che hanno riguardato l’uomo e il cosmo, contraddistinte da un moto lento e costante. Solo per citare alcuni dei grandi pensatori che hanno contribuito al progresso attraverso le intuizioni, Eratostene con la misurazione del meridiano terrestre e Newton che ha compreso il fenomeno della gravità terrestre grazie alla famosa mela caduta in testa. E ancora, Galileo, che ha intuito un diverso uso delle comuni lenti per poter scrutare il cielo e avvicinandoci più ai giorni nostri, la formulazione della Teoria della Relatività Generale di Einstein, che ha rivoluzionato la visione del cosmo e sui cui principi si basa la moderna concezione dell’Universo.

Il salto tecnologico degli ultimi anni ci ha anche permesso di sviluppare strumentazioni di altissima precisione che hanno contribuito a scoperte sensazionali nel campo dell’astrofisica multimessaggero. Nel 2015, proprio quando cadeva il centenario della formulazione della Teoria della Relatività, sono state rilevate le prime onde gravitazionali grazie a due interferometri Ligo e Virgo frutto di un’intensa collaborazione internazionale. Le scoperte sulle onde gravitazionali hanno aggiunto un tassello fondamentale al modello cosmologico pensato da Einstein e in futuro forse sarà possibile la conciliazione del conflitto latente che esiste tra la meccanica quantistica e la relatività generale.

Le prossime sfide in ambito cosmologico riguarderanno gli studi sulla materia e sull’energia oscura, in relazione agli effetti che esse hanno sugli oggetti celesti a noi noti. Di sicuro, le rivelazioni sulle onde gravitazionali sui buchi neri–  che sono state messe a punto in un arco temporale brevissimo –  possono essere considerate il salto scientifico della nostra generazione –perché aprono la strada a una nuova era per la conoscenza del cosmo

Nel video, anche un estratto dallo spettacolo ‘Natura non facit saltus, scientia facit’ ideato da Giovanni Bignami e Francesco Rea e presentato durante l’edizione del 2015 del Festival delle Scienze a Roma.