Luca Parmitano tornerà in volo tra le stelle con la missione Beyond il prossimo 20 luglio, esattamente 50 anni dopo il primo sbarco dell’uomo sulla Luna. Era infatti il 20 luglio 1969 quando gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin mettevano piede in mondovisione sulla superficie del nostro satellite, con quel famoso “piccolo passo per l’uomo ma grande balzo per l’umanità”.

Nel giorno del cinquantesimo anniversario di quella storica impresa, il razzo Soyuz porterà sulla Stazione spaziale internazionale l’equipaggio dell’Expedition 60: lo ha annunciato la Nasa in un comunicato stampa, spostando così ufficialmente la data del lancio, inizialmente programmato per il 6 luglio. La sessantesima missione di lunga durata sulla Iss vedrà coinvolti, oltre all’italiano Luca Parmitano, il russo Alexander Skvortsov e lo statunitense Drew Morgan.

I tre astronauti raggiungeranno Christina Koch e Nick Hague della Nasa e Alexey Ovchinin di Roscosmos, attualmente al comando della stazione – testimone che a partire dall’Expedition 61 verrà passato allo stesso Parmitano, che diventerà così il terzo europeo e il primo italiano a ricoprire questo ruolo.

Sette gli esperimenti italiani che vedranno impegnato astro Luca durante la sua seconda missione sulla casa spaziale. Amyloid aggregation valuterà l’effetto della microgravità sulle fibrille amiloidi, per identificare possibili rischi per la salute degli astronauti; Nutriss studierà come mantenere una composizione corporea ideale a zero G; Lidal, evoluzione dell’esperimento Altea già a bordo della Iss tra il 2006 e il 2012, monitorerà le radiazioni cosmiche; Xenogriss, utilizzando i girini di ‘Xenopus’, valuterà  se i processi di accrescimento e rigenerazione siano influenzati dalla forza di gravità; Minieuso terrà sotto controllo le emissioni notturne in banda ultravioletta di origine terrestre, atmosferica e cosmica; Acoustic Diagnostics si propone di valutare eventuali danni all’apparato uditivo durante le missioni di lunga durata; infine Iperdrone punta alla realizzazione, nel corso di una serie di missioni, di un futuro sistema spaziale costituito da un drone che dalla Iss sia in grado di eseguire diverse manovre, compreso il rientro di carichi utili sulla stazione.

Nutriss e Acoustic Diagnostics sono stati lanciati a bordo in direzione della ISS dalla navetta Cygnus il 17 aprile scorso.