Dalla fucina allo Spazio profondo, l’assemblaggio dello Space Launch System, il razzo vettore della Nasa, procede secondo i piani. La parte hardware più consistente del core stage del SLS è pronta per il montaggio con gli altri componenti hardware. Pezzo dopo pezzo si compone il puzzle che darà vita alla Exploration Mission 1, il primo volo integrato di SLS e il veicolo spaziale Orion Multi-Purpose Crew Vehicle. Con il primo lancio del razzo vettore Space Launch System e il secondo volo di collaudo, senza equipaggio, dell’Orion, partirà una nuova era di esplorazione oltre l’orbita terrestre bassa, verso la Luna, Marte e oltre.

La spina dorsale del razzo conterrà, tra l’altro, 4 motori RS – 25, computer di bordo e propellente. L’assemblaggio nel Michoud Assembly Facility coinvolge la paratia anteriore che svolge delle funzioni critiche di collegamento e ospita molti dei computer di volo e le apparecchiature elettroniche di bordo. ‎”Il completamento del pannello esterno del core stage è un passo importante verso il trampolino di lancio”, spiegano i tecnici del ‎‎Marshall Space Flight Center‎‎, che effettuano i test strutturali delle piattaforme. I primi test e collaudi sui computer di bordo e i componenti elettronici sono stati condotti con successo dal 24 luglio e hanno rispettato la tabella di marcia, uno step essenziale dato che ogni test positivo dà vita al passaggio successivo.

Progettato per essere in grado di affrontare le severe condizioni di un viaggio nello Spazio profondo, il SLS si dirige verso l’assemblaggio delle rimanenti parti del core stage e delle componenti di poppa e di prua, con test e collaudi progressivi sui singoli componenti e sul complesso, fino al test finale, prima del lancio al Kennedy Space Center della Nasa, in Florida.