Nelle missioni verso lo spazio profondo, una delle sfide principali è costruire navicelle abbastanza resistenti da non essere danneggiate dalle radiazioni cosmiche. Una soluzione potrebbe arrivare da un materiale che intuitivamente non sembrerebbe adatto, ma che invece ha la capacità di resistere a temperature elevatissime: la ceramica. Non quella utilizzata per vasi e stoviglie, ma un tipo di ceramica costituita da aerogel – una miscela che come suggerisce la parola è simile a un gel gassoso.

Questa sostanza appare come una schiuma solida che spesso per la sua trasparenza viene chiamata “fumo ghiacciato” e dagli anni ’90 ha diverse applicazioni commerciali, ad esempio l’isolamento termico delle finestre. Ed è esattamente la proprietà di isolare ciò che renderebbe la ceramica aerogel adatta alla costruzione di alcune parti dei veicoli spaziali.

L’idea, proposta da un team di ricerca coordinato dall’Università della California, è diventata uno studio di fattibilità pubblicato oggi su Science. Gli scienziati hanno realizzato un prototipo di materiale ceramico estremamente leggero e resistente – molto più delle sostanze simili già utilizzate dalla Nasa in ambito spaziale. In particolare, la nuova versione di aerogel cosmico sembra essere più resistente al calore e agli sbalzi termici. La composizione atomica e la struttura microscopica la rende inoltre insolitamente elastica, e quindi più flessibile: può essere compressa fino al 5% del suo volume originario, senza subire danni.

“La chiave della robustezza del nostro nuovo aerogel ceramico – spiega Xiangfeng Duan, leader dello studio – è la sua architettura unica. La sua innata flessibilità lo protegge dagli shock termici che risulterebbero fatali ad altri materiali di aerogel.” Ecco perché questi materiali, secondo i ricercatori, sarebbero perfetti per l’isolamento termico delle navicelle – ma anche di altri veicoli più diffusi, a partire dalle automobili.