È stata protagonista di diverse opere di fantascienza, descritta come una stazione di passaggio per viaggiatori interstellari, come il luogo più proficuo per costruire una galleria gravitazionale o in grado di ospitare nella sua orbita pianeti giganti, abitati da feroci animali. Stiamo parlando della stella di Barnard, una nana rossa tra le stelle più vicine alla Terra – a 5,96 anni luce da noi – e con un moto proprio. Per via della sua vicinanza al nostro pianeta, – è il secondo sistema solare più vicino al nostro Sole dopo le tre componenti del sistema Alfa Centauri – gli esperti ipotizzano l’esistenza di una possibile super Terra nella sua fredda orbita. Per questo motivo l’Osservatorio di Arecibo e il Laboratorio di Abilità Planetaria dell’Università di Portorico  collaboreranno insieme al progetto Red Dots – nella ricerca di nuovi pianeti intorno alle stelle più vicine alla Terra – per osservare simultaneamente, nello spettro ottico e radio, il corpo celeste.

Lo scopo di questa campagna è quello di individuare le emissioni radio delle stelle, per contribuire a caratterizzare la loro radiazione e il loro ambiente magnetico e le eventuali perturbazioni dovute ad altri corpi. Queste perturbazioni potrebbero rivelare la presenza di nuovi oggetti sub-stellari, tra cui i pianeti. La stella di Barnard sarà l’ottava nana rossa osservata dall’Osservatorio di Arecibo, che sta analizzando i recenti risultati dello studio delle stelle Gliese 436, Ross 128, Wolf 359, Hd 95735, Bd +202465, V*Ry Sex e K2-18.

Il team del progetto Red Dots sta pianificando osservazioni fotometriche e spettrali congiuntamente con altri osservatori, tra cui Sno, Lco, Tjo e Carmenes dalla Spagna e con Ash2 dal Cile. Tutte queste osservazioni saranno utilizzate per studiare la stella ma saranno necessarie ulteriori analisi per individuare la presenza di un ipotetico pianeta nella sua orbita. Le osservazioni della stella di Barnard sono previste domenica 16 luglio insieme alla stella Ross 128. I risultati saranno disponibili dopo una settimana sul giornale di Red Dots.